Contro l’inquinamento? Un trasporto pubblico migliore

Migliorare il trasporto pubblico è la condizione sine qua non per poter migliorare nelle città italiane la qualità dell’aria e della vita in generale. La risposta, a gran voce, arriva da un questionario condotto nei mesi scorsi da Anci-Swg sulla mobilità sostenibile nelle 14 aree metropolitane del Paese.

Il 75% di chi vive in città vuole servizio pubblico

In base ai dati raccolti nello studio, il miglioramento del trasporto pubblico viene indicato dal 75% degli intervistati come la misura prioritaria da affrontare per ridurre l’inquinamento in città; per il 76% dovrebbe essere il compito principale per un assessore alla viabilità, seguito, al 46%, dall’aumento dei parcheggi di interscambio e al 45% dalla realizzazione di piste ciclabili protette e sicure.

Il 50% disposto a rinunciare al proprio mezzo a fronte di servizi efficienti

Ancor più interessante un’altra percentuale: il 50% degli intervistati si dichiara infatti disponibile a rinunciare all’utilizzo di automobili e motorini solo a fronte di un trasporto pubblico più efficiente, privilegiato rispetto ad altre misure come la presenza di una buona rete di piste ciclabili o di un sistema affidabile di car sharing. Soltanto interventi decisi su alcune delle criticità più evidenti del sistema di trasporto pubblico, come le attese troppo lunghe (riscontrato dal 53% degli intervistati come motivazione principale di mancato utilizzo dei mezzi pubblici) e i mezzi troppo affollati (37%) possono contribuire a invertire una generale tendenza all’insoddisfazione verso la qualità del trasporto pubblico nelle città metropolitane. Il 67% degli intervistati si dichiara, infatti, poco o per niente soddisfatto, con vette dell’83% nel Centro Italia, a fronte del 33% di utenti molto o abbastanza soddisfatti, concentrati soprattutto al Nord Italia (57%) e in particolare a Milano (75%) e a Bologna (73%).

Più mezzi e più puntualità

Insomma, i cittadini sono ben disposti a cambiare le proprie abitudini, comprese quelle più radicate. Però, in cambio, ritengono che migliorare la frequenza e la puntualità dei mezzi sia l’aspetto su cui è maggiormente necessario intervenire per spingere i residenti delle città metropolitane a utilizzare di più il trasporto pubblico, seguito dalla maggiore presenza di fermate nei pressi di luoghi di residenza o di lavoro e dalla diminuzione dei tempi di percorrenza.

Attenzione alla mobilità pulita

Gli italiani, scrive l’Adnkronos, si rivelano sempre più attenti anche a forme di mobilità più pulite e sostenibili. E’ infatti cresciuta la  frequenza degli spostamenti in bicicletta in città, passati tra il 2016 e il 2017 dall’8% al 18% tra coloro che utilizzano le due ruote più volte a settimana (con prevalenza di under 35 e residenti nel Nord Italia) e dall’8 al 21% tra chi utilizza la bici solo una volta a settimana. Rendere gli spostamenti in bicicletta più sicuri per gli utenti è la necessità maggiormente ravvisata dagli intervistati, che individuano nella realizzazione di piste ciclabili o percorsi protetti per le biciclette e nel miglioramento di sicurezza e segnaletica sui percorsi esistenti i principali interventi su cui investire per incentivare l’uso delle due ruote.