Cresce l’avversione per i viaggi di lavoro nei Paesi poco sicuri

Meglio non partire per un viaggio d’affari in Paesi considerati rischiosi. Nell’ultimo anno il 19% dei business traveller italiani e il 17,6% di quelli europei afferma di avere vissuto situazioni pericolose durante i viaggi di lavoro. E il 50% di chi deve viaggiare per lavoro dichiara di considerare l’idea di partire poco gradita. Se gli avvertimenti dei Ministeri del turismo dei Paesi europei venissero presi alla lettera ciò denoterebbe una situazione preoccupante per i business traveller su scala globale. Si evidenziano, ad esempio, diversi pericoli in Turchia, dai disastri naturali al furto di passaporti, mentre i viaggiatori diretti in Cina vengono messi in guardia per controversie commerciali che possono portare all’arresto.

Un business traveller su cinque non “si fida” del proprio datore di lavoro

Si tratta dei dati della ricerca Concur Locate Research condotta da SAP Concur, che ha analizzato le abitudini di viaggio di 1050 business traveller italiani e 7395 a livello europeo nel corso del 2018. La preoccupazione riguardante i viaggi si può facilmente spiegare se si tiene conto che in Italia un business traveller su cinque (il 21,5%) ritiene che il proprio datore di lavoro non sarebbe in grado di fornire alcun supporto in caso di grave pericolo. Le organizzazioni non sarebbero dunque in grado, secondo gli intervistati, di comunicare in modo tempestivo in situazioni di pericolo o riportare in patria i propri dipendenti.

I datori di lavoro devono applicare le migliori procedure di sicurezza possibili

Il 39,4% dei viaggiatori italiani ritiene però che la propria società si stia impegnando in modo serio verso un miglioramento delle proprie policy in materia di viaggi di lavoro, mentre il 22% ritiene che la propria organizzazione si mantenga neutra sul tema. In ogni caso, i datori di lavoro devono applicare le migliori procedure di sicurezza possibili per i propri dipendenti. Se dovessero fallire nei doveri di diligenza imposta alle organizzazioni, si avrebbero ripercussioni sia nell’attrarre sia nel trattenere i talenti all’interno delle aziende stesse.

Le organizzazioni hanno bisogno di soluzioni tecnologiche per tracciare eventuali minacce

“Senza le giuste tecnologie le organizzazioni lascerebbero i loro dipendenti completamente alla cieca mentre sono in viaggio all’estero, senza sapere dove siano in un determinato momento – commenta Massimo Tripodi, Country Manager di Sap Concur Italia -. Le organizzazioni hanno bisogno di una soluzione che riesca ad avere traccia delle eventuali minacce, e che permetta loro di localizzare, contattare e offrire assistenza ai loro dipendenti in caso di situazioni pericolose”. Che si tratti di una perdita del passaporto, di un’emergenza sanitaria, o di fatti gravi come i disastri naturali.