Facebook Instant Articles sta funzionando?

Lanciato nel 2014, sembra che Facebook Instant Articles stia disattendendo le attese. È presto per parlare di flop, dell’ennesimo tentativo di raccolta pubblicitaria e monetizzazione fallito. Lo staff di Mark Zuckerberg, tra l’altro, ha già annunciato alcune contromosse che descriviamo sotto. Prima della possibile soluzione, è bene chiarire però quando sono nati gli instant articles e perché non stanno funzionando pienamente.

Instant Articles è un tool di Facebook capace di inserire gli articoli di quotidiani online, siti di news e blog direttamente sul social network: gli articoli, dunque, possono essere letti senza ricorrere a link esterni. Originariamente riservato ai grandi editori statunitensi di news, oggi si è aperto a numero cospicuo di editori in tutto il modo, e l’utente può aprire e leggere le notizie direttamente da mobile, aprendo la app di Facebook. La raccolta pubblicitaria funziona così: Facebook predispone i formati standard per i banner pubblicitari (attualmente uno ogni 500 parole) e lascia la scelta agli editori: possono vendere da soli tali spazi, oppure possono affidare la raccolta a Facebook, incassando in questo caso il 70% della revenue.

Il problema, finora, è che la raccolta pubblicitaria è deludente, o comunque inferiore a ciò che riescono a fare i siti di news. Sembra il classico caso della coperta troppo corta: da un lato Facebook non vuole appesantire la lettura dei contenuti con troppa pubblicità, fedele al connettere l’utente solo con ciò che veramente lo interessa. L’altro lato della coperta è corto perché un solo banner non riesce a raccogliere pubblicità a sufficienza.

Quale è, allora, la contromossa del “servizio di rete sociale” che nel giugno 2017 ha raggiunto la cifra di 2 miliardi di utenti? Semplice, cercare di rendere prezioso il servizio Facebook Instant Articles. Così Facebook Inc. ha rilasciato la notizia che modificherà l’algoritmo del social network, al fine di premiare (in termini di visibilità) quei post i cui link dei siti web si aprono più velocemente. È una notizia che sta già creando scalpore, perché non appena implementata potrebbe portare a un’ondata di restyling dei siti web, per al gioia dei web master.

La scelta di Facebook è basata su solide informazioni di marketing che testimoniano come ben il 40% degli utenti abbandona un sito web se esso non si apre in un arco di tempo inferiore ai tre secondi. Si tratta, insomma, di un aggiornamento teso ad avvantaggiare gli instant articles che, aprendosi direttamente su Facebook, hanno tempi di attesa praticamente nulli.  Una misura che dovrebbe invogliare gli editori a embeddare le notizie su Facebook.