Adolescenti e mascherina, per 60% dei ragazzi indossarla non provoca disagi

Indossare la mascherina è diventata una necessità e una nuova consuetudine, come calzare le scarpe o indossare il cappotto prima di uscire di casa. Di certo, però, anche se ormai siamo abituati, il nuovo “outfit” di prevenzione non è il massimo della comodità né il top del fashion, oltre a rendere un po’ più difficile la comunicazione. Al 60% degli adolescenti, però, sembra che indossare la mascherina non provochi nessun particolare disagio, solo per il 26% può essere motivo di fastidio. La stragrande maggioranza dei ragazzi mostra di voler andare oltre l’aspetto fisico, senza preoccuparsi che la mascherina possa rovinare l’outfit. Guardare gli occhi dell’interlocutore è sufficiente per loro, perché difficilmente gli occhi possono mentire. L’importante è non rinunciare alla vita sociale.

Fatica a respirare, occhiali che si appannano, impossibile sorridere

Radioimmaginaria, il network europeo degli adolescenti dagli 11 ai 17 anni, con più di 300 speaker provenienti da 50 città in 8 Paesi, ha realizzato un sondaggio online per capire come l’uso della mascherina abbia influenzato i rapporti sociali degli adolescenti e quali metodi hanno trovato per comunicare a distanza. Il sondaggio è stato rivolto a oltre 300 ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 24 anni. Da quanto emerge dall’indagine per il 48,9% degli intervistati la fonte di maggiore stress nell’indossare la mascherina è la fatica a respirare, seguita dagli occhiali che si appannano (26,2%) e dall’impossibilità di sorridere (9,4%). Ma c’è anche un 6,1% secondo cui la mascherina provoca i brufoli.

Guardare gli occhi dell’interlocutore e analizzarne atteggiamento e comportamento

La stragrande maggioranza dei ragazzi interpellati riesce comunque a capire le emozioni e i sentimenti dell’interlocutore anche se indossa la mascherina. Ma quali stratagemmi usano per capirlo? Una parte degli intervistati sostiene di guardare gli occhi dell’interlocutore, mentre un’altra analizza l’atteggiamento e il comportamento dell’altro. Sono pochi quelli che fanno ricorso agli account social dell’interlocutore per verificare “che faccia abbia”.

Gli adolescenti non vogliono rinunciare alla socialità

Quali altri metodi usano gli adolescenti per comunicare tra loro, superando i limiti che impone la mascherina? Una buona parte degli intervistati dichiara di “giocare” sul tono della voce, e un’altra sui gesti, riporta Italpress. In ogni caso, gli adolescenti del sondaggio, nonostante il periodo particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo, non vogliono rinunciare alla loro socialità. Anche se questo significa dover indossare la mascherina e parlarsi a distanza.