Alla bellezza non si rinuncia: il fatturato della cosmetica a quasi 12 miliardi di euro

E’ uno dei settori di eccellenza del Made in Italy, nonché una passione di italiani e non solo: è la cosmetica, un comparto che di anno in anno dà prova di sapersi innovare e di resistere alle cicliche ondate di crisi. Il 2021 si preannuncia come un’ottima annata per il mondo del beauty, tanto che a fine anno il fatturato del comparto dovrebbe oltrepassare gli 11,7 miliardi di euro, con un balzo in avanti del 10,4% rispetto al 2020. Le previsioni sono contenute nell’indagine congiunturale presentata dal Centro studi di Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese del comparto, che prevede per la seconda parte del 2022 il raggiungimento dei valori pre-crisi.

Balzo in avanti dell’export

La normalizzazione della situazione sanitaria ha portato anche la ripresa degli scambi commerciali europei e internazionali. In virtù di questo, l’export dovrebbe chiudere a fine anno con un salto in avanti in positivo, ovvero a 4,7 miliardi con un +14% rispetto all’anno prima. La bilancia commerciale supererà i 2 miliardi. Le stime per la fine del 2021 indicano una crescita del mercato interno a 10,6 miliardi (+8,5%).

Tra i canali di vendita cresce l’ecommerce

In generale, tutti i canali di vendita registrano delle buone performance nel segmento beauty. Più di tutti gli altri, però, cresce l’ecommerce, che fa un balzo in avanti del +29,7% e che, secondo le stime, dovrebbe raggiungere un valore di 900 milioni di euro. Bene anche il canale della farmacia (+4,0%), che arriva a toccare gli 1,9 miliardi, e della grande distribuzione (+1,5%), che raggiunge i 4,5 miliardi. Anche i canali professionali reagiscono positivamente: acconciatura (+14,8%) ed estetica (+12,6%) registrano una stima di chiusura a fine anno rispettivamente di 520 e 190 milioni, recuperando parzialmente le chiusure forzate del 2020. La ripresa nel 2021, riporta una nota Ansa, influenza positivamente anche il recupero delle vendite nella profumeria (+22,1%, per un valore di oltre 1,8 miliardi), che si avvicina alla quota di distribuzione pre-pandemia. Le previsioni di fine anno del canale erboristeria (+12,7%) portano a un valore di chiusura di oltre 370 milioni. Conferme anche dalle vendite dirette (+3,7%) che, nelle stime di fine esercizio, portano a una proiezione di chiusura pari a circa 360 milioni. Il fatturato del contoterzismo sale infine ai livelli pre-pandemia, toccando a fine 2021 i 2 miliardi (+20%), sostenuto dalla ripresa della domanda estera.