Importo mutui: oltre 142.000 euro, il valore più alto degli ultimi 10 anni

A ottobre si registra un’ulteriore crescita dell’importo medio dei mutui richiesti (+6,8%), che con 142.345 euro tocca il valore più elevato degli ultimi 10 anni. La dinamica del comparto fa però segnare una nuova flessione (-16% rispetto a ottobre 2020), in linea con il trend del trimestre precedente. Questo, nonostante la costante crescita  delle istruttorie presentate dagli under 35 (+2,6%), che arrivano a piegare una quota record del 30% del totale. È quanto emerge dall’analisi delle richieste registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.

Un ritrovato interesse per i progetti di investimento sulla casa 
“La ripresa delle compravendite e la crescita dei prezzi degli immobili testimoniano il ritrovato interesse da parte degli italiani per il progetto di investimento sulla casa – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF -. Questo si riflette, coerentemente, su un importo dei mutui richiesti in costante aumento, al punto da aver toccato a ottobre il valore più elevato degli ultimi 10 anni. Possiamo leggere questo dato come una positiva indicazione del livello di fiducia delle famiglie, che in questa fase di ripartenza dell’economia si sentono di poter prendere impegni di lungo termine con la certezza di riuscire a sostenere gli oneri finanziari senza eccessivi affanni”.

L’andamento dell’importo medio
Nel complesso, le richieste tra 100.000 e 150.000 euro rappresentano la soluzione preferita dagli italiani (circa 30% del totale), un dato in linea con il corrispondente periodo del 2020. Al secondo posto (25,6%) permane la classe di importo tra 150.000 e 300.000 euro, mentre valori al di sotto dei 100.000 euro caratterizzano 4 richieste su 10. A ottobre si registra però una flessione generalizzata delle richieste da parte di tutte le fasce di richiedenti, a eccezione degli under 35, che registrano il dato più alto degli ultimi 10 anni. In particolare, la classe tra i 18 e i 24 anni è invece arrivata al 2,7% rispetto al 2,2% di un anno fa, e quella tra i 25 e i 24 anni al 27,3% (vs 25,2% di ottobre 2020). La classe di età che rappresenta la quota maggioritaria delle richieste di mutuo rimane comunque quella compresa tra i 35 e i 44 anni, con il 32,7%% del totale.


Gli italiani si confermano prudenti
Dall’analisi della distribuzione delle richieste per durata si conferma il trend degli scorsi mesi, che vede la classe compresa tra i 26 e i 30 anni sempre più in cima alle preferenze delle famiglie, con il 27,6% del totale (+4,4%). Cresce anche la classe tra i 20 e i 25 anni (+1,1% vs 2020), che assorbe il 24,1% delle richieste totali. In generale, quasi 8 richieste su 10 presentano piani di rimborso superiori ai 15 anni, a conferma dell’atteggiamento tradizionalmente prudente delle famiglie italiane, che tendono a spalmare la restituzione del finanziamento su un orizzonte temporale sufficientemente lungo per ridurre quanto possibile il peso delle rate sul bilancio familiare.