Le mascherine “complicano” la lettura delle emozioni da parte dei bambini

Le mascherine hanno accompagnato la nostra vita nell’ultimo anno e più, aiutandoci a combattere il Covid. Ma l’obbligo di indossarle ha comportato una serie di conseguenze. Le ha studiate, tra gli altri, il team di ricerca guidato da Monica Gori, U-Vip (Unit for Visually Impaired People) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) che ha recentemente pubblicato su “Frontiers in Psychology” uno studio che misura l’effetto di questi dispositivi sui più piccoli.  In base a questa ricerca, i bambini dai 3 ai 5 anni hanno problemi a riconoscere le emozioni di persone che indossano mascherine chirurgiche, un effetto collaterale che potrebbe influenzare il corretto sviluppo delle capacità di interazione sociale. 

Mascherine e bambini, attenzione ai pro e contro

Come spiega l’IIT, un documento redatto dall’OMS e dall’UNICEF fornisce una guida ai decisori e alle autorità in contesti pubblici e professionali sull’uso delle maschere per bambini nel contesto della pandemia Covid-19, scoraggiando l’esposizione all’uso di maschere quando si ha a che fare con bambini fino a cinque anni. Inoltre, anche per bambini di età più avanzata, l’OMS consiglia di valutare attentamente i vantaggi contro i potenziali danni che comprendono problemi sociali, psicologici, di comunicazione e di apprendimento. 

Dai 3 ai 5 anni, emozioni riconosciute solo nel 40%

I ricercatori IIT hanno preparato un questionario contenente immagini di persone con e senza mascherina e somministrato mediante computer, tablet o smartphone a 119 soggetti di cui 31 bambini tra i 3 e i 5 anni, 49 bambini tra i 6 e gli 8 anni e 39 adulti tra i 18 e i 30 anni. I soggetti, in autonomia o con l’assistenza dei genitori nel caso dei più piccoli, dovevano riconoscere le espressioni dei volti, con e senza mascherina chirurgica, che esprimevano diverse emozioni quali allegria, tristezza, paura e rabbia. I risultati hanno dimostrato come i bambini tra i 3 e i 5 anni siano in grado di riconoscere le espressioni facciali che esprimono felicità e tristezza se coperte dalla mascherina solo il 40% delle volte. Le percentuali salgono se si considerano le altre fasce di età: tra i 6 e gli 8 anni (55-65%) e tra gli adulti (70-80%). 
“L’esperimento è stato condotto nelle primissime fasi della pandemia nel 2020, le mascherine allora erano ancora una novità per tutti. Speriamo che oggi i bambini siano riusciti ad adattarsi – ha detto Monica Gori -. Il cervello dei bambini è dotato di grande plasticità e stiamo eseguendo in questi giorni i test per verificare se la comprensione delle emozioni nei bambini sia aumentata o meno” ha concluso la ricercatrice.