Come creare serenità in ufficio? Con testa e cuore 

L’OMS e l’Organizzazione internazionale del Lavoro (IOL) denunciano l’elevata presenza di disturbi mentali e sindromi da stress negli uffici. Negli USA, ad esempio, il 76% dei lavoratori dichiara di avere almeno un problema mentale in ufficio, e per il 90% la responsabilità spesso è dei datori di lavoro. Sfruttamento, mobbing, orari prolungati, carenza di periodi di riposo, stanchezza, mancanza di formazione e carriera le cause più note. I rimedi? Gli ingredienti base per una leadership attenta al benessere dei dipendenti sono due, la testa e il cuore. Emerge da una proposta per un’azione sui luoghi di lavoro a cura del Framework for Workplace Mental Health and Wellbeing statunitense, pubblicata sull’Health & Fitness Journal dell’American college of sports medicine 

Se il lavoro non “nobilita l’uomo”

Se il lavoro ‘nobilita l’uomo’ stimolando le persone a crescere e fornendo risorse per prendersi cura della propria famiglia, dov’è il cortocircuito? “Il lavoro è di per sé un forte motore di salute e benessere, e allo stesso modo l’ambiente di lavoro, sia fisico sia psicosociale, può avere un impatto importante sul benessere fisico e mentale dei lavoratori – spiega Nico Pronk, docente e presidente della International association for worksite health promotion -. Se l’esposizione ai pericoli insiti nell’ambiente di lavoro è limitata, i lavoratori sono più protetti da incidenti e infortuni e se l’ambiente di lavoro è favorevole i colleghi possono affrontare con successo situazioni di stress”.

Costruire una cultura di inclusione, apprezzamento e appartenenza

“Il benessere mentale e fisico in ufficio è legato strettamente ad ambienti di lavoro sicuri, sani e positivi dove le persone sentono di lavorare in modo produttivo – continua Pronk -. I benefici si estendono a tutti: datori di lavoro, dipendenti e famiglie”.   
Come si sostiene il cambiamento a favore della serenità? Con capi che usano la testa e il cuore insieme, “attraverso una leadership che si impegni in modo visibile e attivo per costruire una cultura orientata al benessere mentale – spiega Pronk – e per costruire una cultura di inclusione, apprezzamento e appartenenza”.

I 5 pilastri per l’equità tra leader, manager e dipendenti

La proposta pubblicata sll’Health & Fitness Journal, riporta Ansa, comprende 5 elementi necessari a ritrovare serenità ed equità tra leader, manager e dipendenti.
1°: attenzione alla sicurezza e alla protezione dei dipendenti, rendendo operative norme, politiche e programmi secondo i principi di diversità, equità, inclusione e accessibilità.
2°: attenzione al supporto sociale, creando culture di inclusione e appartenenza, e coltivando rapporti di fiducia.
3°: attenzione all’autonomia e alla flessibilità, consentendo una programmazione flessibile, e rispettando i confini tra tempo lavorativo e non lavorativo.
4°: considerare la dignità e il significato del lavoro stesso. Come? Ad esempio fornendo un salario dignitoso, e costruendo una cultura di gratitudine e riconoscimento.
5°: garantire opportunità di crescita, offrendo formazione, istruzione e monitoraggio di qualità, e promuovendo un accesso equo all’avanzamento di carriera.