Mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia: un 2023 da record

Nel 2023, il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia ha mostrato una crescita a doppia cifra, con un aumento in percentuale del 52% e un valore di 760 milioni di euro. Questo incremento segue il già considerevole +32% registrato nel 2022 rispetto all’anno precedente.

La maggior parte degli investimenti è destinata a soluzioni di analisi e interpretazione testi per ricerca semantica, classificazione, sintesi e spiegazione di documenti. Un po’ a sorpresa, solo il 5% dei progetti è dedicato alla Generative AI, pari a un totale di 38 milioni di euro.

Nuovi orizzonti per le grandi aziende

Sei grandi imprese italiane su dieci hanno avviato progetti di Intelligenza Artificiale, anche solo a livello sperimentale. Di queste, ben due terzi hanno sviluppato internamente le applicazioni della Generative AI, portando a un tasso di sperimentazione del 17% del totale.

Nel complesso, nel 2023, il 61% delle grandi imprese ha almeno un progetto di Intelligenza Artificiale attivo, mentre le piccole e medie imprese dichiarano un aumento che si ferma al 18%. 

Il rapporto tra italiani e Intelligenza Artificiale

Nel 2023, quasi la totalità degli italiani (98%) ha sentito parlare dell’Intelligenza Artificiale, ma solo il 29% ne ha una conoscenza medio-alta. C’è un forte interesse in merito, eppure traspare anche una certa confusione: il 77% degli italiani guarda all’IA con timore, soprattutto per i possibili impatti sul lavoro. Solo il 17% dei nostri connazionali, però, è fermamente contrario all’ingresso dell’AI nelle attività professionali.

L’impatto sull’occupazione e le prospettive future

In Italia, l’IA ha il potenziale di coprire  il 50% dei “posti di lavoro equivalenti”, ovvero le mansioni che possono essere affidate alle macchine. Tale scenario è oggi percepibile solo in minima parte, ma fra 10 anni la capacità delle macchine potrebbe sostituire il lavoro di 3,8 milioni di individui.

Queste prospettive emergono dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano. 

La maturità delle aziende nell’adozione dell’IA

L’Osservatorio ha identificato cinque profili di adozione dell’IA tra le grandi organizzazioni italiane. L’11% di queste è classificata come “avanguardista”, raggiungendo la piena maturità nella gestione dell’IA. Il 23% è “apprendista”, con progetti avviati, ma una gestione non ancora strutturata.

Il restante 66% dei casi comprende organizzazioni “in cammino” e aziende che non percepiscono l’IA come rilevante. Questa analisi rivela che la maturità nell’adozione dell’IA è un processo complesso che coinvolge aspetti tecnologici, organizzativi e gestionali.