Digitale: colletti bianchi a favore di nuove tecnologie e AI

È quanto emerge dal terzo rapporto a cura della Fondazione Aidp e Doxa sugli impatti dell’Intelligenza artificiale e della digitalizzazione sul lavoro: il sentiment generale dei colletti bianchi verso le nuove tecnologie è positivo per il 90%, mentre tra i dirigenti la percentuale è ancora più elevata (99%).

Il dato sottolinea una maggiore maturità nei confronti delle nuove tecnologie digitali. E rispetto al passato, diminuiscono la curiosità e il senso di sfida, e aumenta la percezione di opportunità e abitudine. Un approccio tipico di crescita dell’auto-consapevolezza rispetto alle novità digitali. 
L’indagine è stata condotta su un campione di 400 interviste distribuite sull’intero territorio nazionale rivolte a dirigenti, quadri e impiegati di aziende con almeno 10 dipendenti.

Diminuisce la percezione negativa

Oggi è più diffusa la convinzione che le nuove tecnologie abbiano portato maggiore efficienza (35%), aumento della qualità (30%), accrescimento di competenze e professionalità (27%) e alleggerimento della fatica (25%).

Il 31% degli intervistati ritiene che la tecnologia avrà un impatto positivo sul proprio lavoro (23% nel 2018), e l’83% afferma che i nuovi strumenti tecnologici e digitali avranno un impatto positivo sul mercato del lavoro in generale.
Rispetto al miglioramento della conciliazione lavoro/vita privata, il 62% esprime parere positivo, in particolare, giovani-adulti e genitori con figli tra i 6-11 anni.

 Aumentano diffusione e competenze

Se per il 42% del campione il livello di diffusione delle nuove tecnologie risulta molto ampio in tutte le aree aziendali (56% grandi aziende) il 23% circa (42% dirigenti) è convinto che l’utilizzo di strumenti e tecnologie digitali favorisca soprattutto l’ottimizzazione dei tempi e dell’organizzazione del lavoro, migliorando fluidità ed efficienza dei processi, oltre l’aspetto relazionale, in particolare, con i clienti.

Inoltre, se il 63% delle aziende organizza regolarmente corsi di formazione sulle nuove tecnologie per i dipendenti il 67% del campione considera le competenze digitali dei nuovi assunti maggiori rispetto a quelle dei dipendenti con maggiore anzianità.

Permane qualche dubbio su sicurezza e veridicità

Il 58% dei colletti bianchi però evidenzia un rischio medio-alto in termini di sicurezza, privacy, affidabilità e tutela delle informazioni derivante dall’ampia diffusione delle tecnologie digitali.
Il 52%, inoltre, sottolinea lo scarso controllo sulla veridicità delle informazioni, e il 32% ritiene che le nuove tecnologie non potranno mai sostituire completamente il lavoro umano (44% nel 2018).

Quanto a ChatGPT, una delle applicazioni più innovative di AI nell’ambito del lavoro intellettuale, il 36% del campione ha dichiarato di conoscerla bene, ma non la utilizza, solo l’8% la utilizza in azienda (19% dirigenti).
Le percentuali più elevate,  riferisce Adnkronos, si registrano nell’utilizzo per l’assistenza e l’interazione con i clienti e per supporto di attività di data connection (55%).