La metà degli italiani soffre di ecoansia: cos’è la paura del climate change? 

Quasi la metà degli italiani, ovvero circa il 48%, soffre di “ecoansia”, una paura profonda dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze. Questa problematica registra numeri in aumento negli ultimi anni,  sin parte a causa dell’incremento della frequenza degli eventi ambientali estremi che coinvolgono sempre più direttamente la Penisola italiana.
Tale disagio emotivo è diffuso in tutta la popolazione, ma colpisce in modo particolare i giovani, per i quali il futuro appare sempre più incerto e minaccioso a causa dei cambiamenti climatici. Questi sono i risultati del rapporto “Headway – Mental Health Index 3.0,” presentato al Parlamento europeo da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Angelini Pharma, un’azienda del Gruppo Angelini Industries. Il report ha esaminato per la prima volta l’ecoansia come un fattore chiave nell’ambito del benessere mentale.

Più casi nei paesi in cui i danni del riscaldamento globale sono evidenti

L’ecoansia ha effetti più evidenti nei Paesi che stanno già sperimentando i danni del riscaldamento globale, tra cui l’Italia, che fa parte di quella che viene identificata come una delle “zone calde mediterranee,” ovvero una delle regioni a più rapido riscaldamento del pianeta. Il 64% dei portoghesi e il 63% dei maltesi si sente minacciato dai cambiamenti climatici, a causa dell’innalzamento del livello del mare e degli incendi boschivi.
In generale, più di un cittadino su tre nell’Unione Europea (37%) ritiene di essere esposto alle minacce derivanti dal cambiamento climatico, una percezione che trova conferma nei numeri: le catastrofi naturali sono aumentate notevolmente tra il 1979 (91 eventi registrati) e il 2019 (1.452 eventi registrati).

Il rapporto mette in evidenza che l’Europa sta sperimentando direttamente gli effetti del riscaldamento globale, con eventi climatici estremi che si sono verificati nel 2023, tra cui ondate di caldo, incendi boschivi, inondazioni e grandinate.

Sintomi e trattamento

L’ecoansia è una reazione emotiva profonda che nasce dalla relazione tra l’individuo e l’ambiente. Questo disagio è caratterizzato da sensi di impotenza, disperazione, preoccupazione per la sostenibilità dei comportamenti, crisi d’ansia, fobie, malcontento, rabbia, sintomi depressivi, alienazione, disturbi del sonno, irritabilità, perdita di memoria e difficoltà di concentrazione, abuso di alcol e sostanze, e tendenza all’isolamento.

Per affrontare l’ecoansia, la psicoterapia può essere un’opzione utile, eventualmente supportata da un trattamento farmacologico. Tuttavia, è importante anche adottare azioni quotidiane a favore della sostenibilità, che possono aiutare a ridurre il senso di impotenza e a promuovere un senso di agire in modo positivo. Inoltre, è fondamentale evitare di cadere nella “stanchezza da apocalisse,” ossia nell’apatia causata dalla paura delle prospettive negative legate al cambiamento climatico.