Leadership femminile? Sì, ma che fatica…

Le donne al comando delle aziende sono sempre più apprezzate, eppure c’è ancora moltisismo da fare in termini di gender gap. Un’indagine condotta da SWG per conto di Amazon ha rivelato che, sebbene la leadership femminile sia considerata un modello vincente dagli italiani, molte donne lavoratrici ritengono che non ci siano pari opportunità di carriera e parità di stipendio rispetto agli uomini nella propria azienda. Inoltre, il 60% delle donne si è sentita rivolgere la domanda se avesse o intendesse avere dei figli durante i colloqui di lavoro, rispetto al 25% degli uomini. Anche se oltre il 27% degli intervistati ha affermato che la propria azienda stia valutando l’implementazione di nuovi servizi per ridurre il divario di genere, ci sono ancora poche azioni concrete volte a favorire la genitorialità e il caring.

Nessuna iniziativa per la formazione “rosa”

In particolare, il 38% degli intervistati ha dichiarato che non sono presenti e non saranno attivate iniziative per la formazione e la crescita professionale delle donne, mentre solo il 23% delle aziende ha creato strutture per l’inclusione delle donne e il 22% ha introdotto servizi di cura come nidi aziendali, convenzioni e baby-sitting. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, il 65% delle donne e il 47% degli uomini ritiene che la leadership femminile sia più efficace di quella maschile, con caratteristiche come empatia, comunicazione efficace e capacità di incentivare e stimolare il cambiamento.

Le criticità aziendali più sentite dalle donne

Questi dati, riferisce Ansa, diventano drammaticamente differenti nella visione che uomini e donne forniscono in merito ai servizi introdotti dalle aziende. Infatti, mentre i primi appaiono molto più positivi nei loro giudizi, forse anche a causa di un livello di consapevolezza significativamente più basso, tra le donne le criticità emergono con una forza decisamente superiore.

Il 50% degli intervistati preferirebbe un capo donna 

Anche se solo un quarto degli intervistati ha attualmente un capo donna, infatti, quasi la metà preferirebbe rispondere a una responsabile donna. Tra le imprenditrici italiane che gli intervistati hanno indicato come loro preferite, spiccano i nomi di  Mariangela Marseglia, amministratore delegato di Amazon Italia, Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e Emma Marcegaglia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Marcegaglia Holding. In generale, quindi, l’indagine mostra che, nonostante le difficoltà, la leadership femminile è vista come un modello efficace e vantaggioso, ma ci sono ancora molte sfide da affrontare per raggiungere la parità di genere.