Plastica, la maggior parte degli italiani dice basta

L’inquinamento da plastica è uno dei maggiori pericoli ambientali e ormai tutti i cittadini, a livello globale, ne sono consapevoli. Proprio per questo l’Assemblea ambientale delle Nazioni Unite (Unea) si è impegnata a stipulare un trattato vincolante a livello internazionale per combattere l’inquinamento da plastica entro il 2024. I dettagli e la portata di tale trattato non sono ancora stati definiti, ma cosa ne pensano i cittadini?  A rilevarlo è l’ultima indagine internazionale di Ipsos -svolta in collaborazione con il WWk e il Plastic Free Foundationin 34 Paesi del mondo – che, da un lato, ha indagato il grado di accordo in merito alla creazione di regole globali e, dall’altro, le principali misure considerate adeguate per ridurre l’inquinamento da plastica. Forse un po’ a sorpresa, gli italiani si sono rivelati fra i più attenti a questa importante tematica.

Gli italiani tra i più favorevoli a un accordo globale 

In media, a livello internazionale, il 70% dei cittadini dei 34 paesi coinvolti nell’indagine si esprime a favore della creazione di regole globali per i Governi, con l’obiettivo di fermare l’inquinamento da plastica. Si registra un sostegno molto più alto in Perù e Indonesia (entrambi 81%), seguiti da diversi Paesi dell’America Latina e dell’Europa. Gli italiani si posizionano nella parte alta della classifica, dato che il 78% dei nostri connazionali si dichiara favorevole. Al contrario in Giappone (48%) e Stati Uniti (58%) si registrano i livelli più bassi di accordo.

Le cinque misure per contrastare l’inquinamento da plastica 

In secondo luogo, dai dati emersi dall’indagine di Ipsos emerge come i consumatori, a livello internazionale, considerino prioritario che il trattato incorpori cinque diverse misure per affrontare l’inquinamento da plastica. In particolare, in Italia, i cittadini ritengono importante avere regole globali che: richiedano l’etichettatura dei prodotti in plastica in modo che sia chiaro come selezionarli per il riutilizzo, il riciclaggio o lo smaltimento (78%);  vietino tipologie di plastica non facilmente riciclabili (77%); garantiscano che produttori e rivenditori riducano, riutilizzino e riciclino responsabilmente i packaging in plastica (76%); vietino le plastiche monouso non necessarie e richiedano che tutti i nuovi prodotti realizzati in plastica contengano plastica riciclata (entrambe 75%). Insomma, gli italiani si dimostrano particolarmente sensibili – e anche preparati – sull’argomento. Un dato che ci fa onore, ma saremo poi in grado di mettere in pratica, nella vita quotidiana, queste buone regole?